giovedì 22 settembre 2011
L'aviosuperficie di Cornegliana
Un anno fa salì agli onori della cronaca la vicenda dell’antenna di telefonia mobile di Terradura. Sbucata dalla sera alla mattina, all’insaputa dei cittadini, a poca distanza da case, scuola materna e scuola elementare grazie al silenzio tenuto dall’Assessore all’ambiente nonché vicesindaco, che gestì in modo superficiale e incoerente la faccenda. È appunto trascorso un anno dopo la mobilitazione, le promesse di porre rimedio, di un possibile trasferimento, di un Piano per le Antenne di cui non si ha notizia, del promesso costante monitoraggio delle emissioni che si è interrotto ai primi di giugno senza alcun preavviso né motivazione apparente.
Forse per ricordare quegli eventi il sindaco ha voluto ricreare condizioni simili per l’aviosuperficie di Cornegliana, un’altra vicenda che evidenzia la superficialità e la pericolosa improvvisazione con cui il Sindaco Vason sta amministrando il nostro Comune.
Un privato cittadino presenta un’osservazione al PATI (Piano di Assetto del Territorio Intercomunale) del Conselvano e lo fa direttamente in Provincia, non in Comune dove poteva essere vista anche dai consiglieri comunali. L’osservazione viene istruita sotto il profilo tecnico e ritenuta “tecnicamente” accoglibile perché compatibile con il PATI (?). Ciò non ne comporta però l'accoglimento e l'approvazione: questi due passi avvengono infatti al tavolo della Conferenza dei Servizi Confermatoria, nella quale siedono i sindaci del comprensorio (cioè una sede prettamente politica).
Avete presente il detto “Io non c’ero e se c’ero dormivo”? Ecco: il Sindaco Vason ora ci viene a dire che è contrario all'insediamento di questa aviosuperficie; poiché era presente a quella Conferenza, resta soltanto da pensare che dormisse. Eppure aveva tutte le motivazioni per opporsi all’approvazione dell’osservazione: si tratta di un'area agricola di pregio e di massima tutela, vicina a siti di interesse anche ambientale... se solo si fosse opposto, probabilmente la faccenda si sarebbe chiusa lì. Invece no! Il sindaco va in Conferenza il 7 luglio scorso (solo 10 giorni dopo l’adozione del Piano degli Interventi) e approva l’insediamento di un’aviosuperfice nella campagna di Cornegliana!
Non basta. I titolari della più piccola aviosuperficie di Pozzonovo dichiarano alla stampa che è un anno e mezzo che hanno intavolato il discorso con l’Amministrazione. Ci viene il dubbio: un anno e mezzo fa si era nel pieno della campagna elettorale; potrebbe essere questa la ragione per la quale i cittadini di Cornegliana non ne sono venuti a sapere nulla fino a adesso?
Questa dichiarazione, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, è la conferma della assoluta mancanza di trasparenza di questa amministrazione e del valore che Vason dà all’interesse pubblico e alla tutela dei cittadini e del territorio. Infatti solo quando il Piano degli Interventi è pronto per essere portato in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva e per l’esame delle osservazioni emerge l’affaire aviosuperficie: dopo tanto silenzio... il botto!
Ed eccoci ai giorni nostri. I cittadini non la vogliono e lo dicono chiaro nella tardiva e frettolosa assemblea convocata dal Sindaco. Così, improvvisamente anche Vason non la vuole più! Ce ne compiaciamo e ci auguriamo che sia vero anche che la struttura non interessi veramente più (per lungaggine dei tempi e decorrenza dei termini) anche al privato che l’aveva chiesta. Ma intanto la previsione è nel PATI, la richiesta di inserimento nel Piano degli Interventi c’è e dovrà essere esaminata e votata dal Consiglio Comunale. Il Sindaco Vason voterà davvero contro? Vedremo. Se lo farà potremo parlare di un tardivo ravvedimento operoso, ma questo non cancellerà il suo precedente voto favorevole espresso in sede provinciale. Per risolvere definitivamente la questione il Sindaco dovrebbe fare in modo che il PATI sia coerente con il PAT: solo in questo modo si eviteranno probabili, o possibili, contenziosi giudiziari di cui sinceramente non sentiamo il bisogno.
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1 commento:
Gazzettino di Padova, 26.9.11
Raccolta firme contro l’aviosuperficie di Cornegliana inserita nel Piano di assetto del territorio intercomunale del Conselvano. La sottoscrizione è stata avviata ieri da alcuni residenti di via Palazzina. La strada interna si trova a pochi passi dall’appezzamento di terreno, dove è stata individuata l’area destinata agli ultraleggeri., tuttora coltivato a radicchio e frumento. “Abbiamo appreso con sgomento la notizia della possibile realizzazione di un’aviosuperficie – si legge nella sottoscrizione che verrà inviata al sindaco Sergio Vason – Si tratta di un’opera che potrebbe essere realizzata grazie all’approvazione di un’apposita osservazione al Pati del Conselvano. La pista per aerei ultraleggeri andrebbe a distruggere irrimediabilmente l’unitarietà e l’integrità di una zona agricola di grandissimo pregio”. La stessa sottoscrizione continua: “Verrebbe occupata un’area di circa 50.000 metri quadrati. Questa è già stata indicata dal piano di assetto del territorio del comune di Due Carrare quale zona agricola di massima tutela. Chiediamo dunque la cancellazione della previsione di realizzazione dell’aviosuperficie dal Pati del Conselvano. Non solo. La relativa osservazione al piano degli interventi non deve essere accolta per insussistenza di motivazione”. Nei giorni scorsi il sindaco ha incontrato i residenti di Cornegliana durante un’assemblea pubblica. Nell’occasione ha espresso la sua netta contrarietà al nuovo impianto nella frazione. “Sono tenuto, per legge, a prendere in esame la proposta che ci è stata inoltrata da un privato – sottolinea il primo cittadino – Tuttavia, non sono favorevole ad una struttura del genere”. I residenti commentano a loro volta: “L’aviosuperficie, lunga 800 metri, taglierebbe in due le campagne di Cornegliana. Le nostre zone agricole sono già state dichiarate di pregio dal piano di assetto del territorio. Non è possibile rimettere in discussione tutto. Quell’area deve rimanere così com’è”. L’osservazione al Pati, con la quale il private chiede di costruire l’impianto, verrà comunque discussa al prossimo consiglio comunale in programma ai primi di ottobre.
Francesco Cavallaro
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