domenica 5 dicembre 2010

Due Carrare per il futuro: ma il futuro di chi?

L'antenna di Terradura e altre piccole grandi ingiustizie nel nostro comune

ovvero:

Forse Vason e soci hanno a davvero a cuore i cittadini, ma se è così sono piuttosto sbadati

Il modo in cui si è sviluppata la questione relativa all'antenna Vodafone di Terradura (ci perdonino gli inguaribili pignoli se preferiamo chiamarla così invece che "stazione radio base", che pare tanto spocchioso) è senz'altro un esempio lampante del modo in cui l'amministrazione Vason concepisce la gestione della "cosa pubblica".

Quel sito, s'è scoperto, era stato individuato già nel 2005 in una relazione commissionata dalla Giunta alla TREVITEK il 29 settembre (poco dopo l'insediamento!) e redatta il 22 dicembre. Perché commissionarla, se la legge (come sostiene Garbo) dà mano completamente libera ai gestori? Non solo; ma perché quella relazione da allora a oggi non è mai stata sottoposta, non diciamo alla cittadinanza, ma nemmeno al Consiglio Comunale?

A onor del vero, la deliberazione grondava buoni propositi: affermava che "l'installazione" [delle antenne, ndr] dovesse avvenire "su aree pubbliche opportunamente valutate", tenendo conto "anche dell'ubicazione di asili, scuole e altri luoghi particolarmente sensibili". Purtroppo, però, la relazione ha pienamente disatteso le richieste, arrivando addirittura a affermare il falso. Vi si legge, infatti, che "non sono presenti edifici abitati, per un raggio di circa 150 m" (la casa più vicina è a meno di cento metri e la scuola dell'infanzia a meno di 130; la scuola primaria non ha purtroppo speranze di essere considerata, trovandosi a "ben" quasi 200 m); anche l'"analisi dei quadranti" sembra "dimenticare" clamorosamente le scuole e l'abitazione dall'altro lato della strada. Non c'è che dire: un ottimo modo di spendere il denaro pubblico.

Non basta. Il parere dell'ARPAV, protocollato presso il Comune in data 6 settembre 2010, si conclude con l'invito "a segnalare difformità e/o aggiornamenti, e a tenere conto del presente parere per eventuali future edificazioni e/o attività lavorative". Eppure, non ci risulta che sia stata segnalata l'intenzione di istituire un asilo nido integrato a meno di 100 metri dall'antenna.

Il resto è storia recente. L'antenna viene eretta in meno di ventiquattr'ore, i residenti e i genitori degli alunni delle scuole di Terradura costituiscono il "Comitato Cento Passi" e raccolgono più di 400 firme per la rimozione dell'impianto, la cittadinanza affolla la riunione del Consiglio comunale. Di qui entra in opera lo "stile" dei nostri amministratori.

Vason apre la serata "giocando di anticipo" e dando la parola alla popolazione. Certo, forse gli interventi sono stati un po' disordinati com'è quasi inevitabile in queste circostanze. Di fatto, però, sono state sollevate domande importanti: scegliendo il sito, si son tenute in mente le scuole o soltanto la copertura del campo? Chi ha visto quella relazione, e perché non ha ritenuto di informare la popolazione che gravita intorno alle scuole? E` stata segnalata all'ARPAV l'intenzione di istituire il nido integrato e, se no, perché? Il Sindaco ha curato di far presente con forza alla Vodafone la distanza tra l'impianto e le scuole? Alcune interrogazioni in questo senso sono state anche poste dal nostro gruppo nel corso della successiva riunione del Consiglio.

Il vicesindaco Garbo ha a quel punto preso a dissertare sull'importanza della telefonia cellulare per la società e sulla sua diffusione nell'Africa nera. Dopo dieci minuti di divagazioni, inevitabilmente il pubblico ha osato ricordare che ci si aspettava qualche risposta: apriti, cielo! Garbo, piccato, ha apostrofato i presenti: "Io non vi ho interrotto, ora voi non interrompete me". Naturalmente, di lì, la riunione è degenerata: nel caos, è passato inosservato il fatto che non ci siano state risposte. L'unica promessa è stata che l'antenna era spenta, che non sarebbe stata accesa senza avvertire il Sindaco e che lui avrebbe avvisato della cosa anche gli altri consiglieri.

L'appuntamento successivo è stato mercoledì 20 ottobre, per una serata di informazione sugli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute. Nonostante una pubblicizzazione quantomeno tardiva, il pubblico era nutrito e le informazioni sono state chiare e apprezzate, ma tutt'altro che rassicuranti. L'Amministrazione, però, ha comunicato di aver chiesto alla Vodafone lo spostamento dell'antenna e di aver ricevuto in risposta che "stanno valutando la richiesta". Nel frattempo, l'antenna è entrata in funzione (e le promesse?), ma sono state effettuate misurazioni presso la scuola primaria (perchè non quella dell'infanzia, che è più vicina?), con risultati entro i limiti di legge, ma non entro quelli di precauzione.

La questione non è conclusa. Per tutto novembre, si sono diffuse tra i residenti voci allarmate a proposito di una risposta negativa della Vodafone. In occasione del Consiglio comunale del 29 novembre, però, Vason ha comunicato che la Vodafone è disposta a prendere in considerazione la possibilità di spostare l'impianto in questione "alla luce di una loro nuova politica di programmazione" (?). L'opposizione unanime (cioè noi insieme con la lista "Prima Due Carrare") ha individuato le responsabilità del vicesindaco e assessore all'ambiente Claudio Garbo verso la popolazione, ma la maggioranza ha spostato il discorso sui regolamenti e sulle leggi e ha respinto compattamente la mozione di sfiducia (si veda il post in proposito).

Insomma, in breve: Vason e la sua giunta avevano diverse occasioni per tutelare i cittadini. Avrebbero potuto concordare con la popolazione la collocazione delle antenne (come altri comuni fanno!). Avrebbero potuto rigettare la relazione che individuava quel sito, ricordandosi delle scuole. Avrebbero potuto opporsi alla proposta della Vodafone, eventualmente coinvolgendo la cittadinanza. Avrebbero potuto evitare di fare promesse che non erano certi di poter mantenere. Avrebbero potuto protestare con forza all'attivazione dell'antenna, se è vero che la Vodafone l'ha accesa senza avvisare nessuno. In tutto fanno almeno cinque occasioni clamorosamente mancate, il che suggerisce senza via di scampo che o ai nostri amministratori non importa nulla di noi, oppure sono davvero tremendamente distratti.

Incidentalmente, stiamo ancora aspettando la risposta a quelle famose domande...

Nessun commento: