venerdì 24 giugno 2011

Per fortuna Burattin ha tutto ben chiaro

Di nuovo, come già in passato, dobbiamo tornare a una dichiarazione di Graziano Burattin (il nostro assessore esterno multifunzione preferito) ai giornali locali. Questa volta si tratta del Mattino, che riporta un articolo nel quale (citiamo) "Burattin ribatte all'opposizione di Due Carrare sui problemi del bilancio comunale e rilancia". Vediamo il rilancio (ma scegliamo solo qualche dichiarazione qua e là, perché altrimenti questa volta va veramente a finire che facciamo mattina).
Non è vero che mi sono accorto solo lo scorso aprile che i conti non tornavano, come sostiene il consigliere del Pd Andrea Rosina. I tagli alla parte corrente erano chiari al sottoscritto fin dall'approvazione della legge finanziaria. [...] Ho aspettato aprile per informare i cittadini della situazione.
Ecco: è difficile scegliere, vero. E' meglio un amministratore che non si accorge che i conti non tornano, o è meglio uno che se ne accorge in dicembre ma non dice nulla ai cittadini fino a aprile, anzi, fino al 30 maggio? Comunque sia, forse sarebbe carino sapere anche perché tu, Burattin, hai deciso di aspettare tanto prima di "informare i cittadini".
L'anno scorso in questo periodo, a spese personali, sono andato a Roma per partecipare alla protesta contro i tagli imposti dalla Finanziaria (...) non ho visto il consigliere.
Tralasciando il fatto che non c'erano proprio due persone per ridere a quella manifestazione, per cui il fatto che tu non abbia visto Rosina non è indice di qualcosa di definitivo, possiamo discutere sul fatto che tu ci sia andato "a tue spese"? Ammettiamo pure che tu non abbia chiesto il rimborso (non ci va di controllare: quando l'abbiamo fatto con il sindaco Vason, che ha dichiarato in sede di presentazione del bilancio di non aver chiesto rimborsi per missioni, ci siamo accorti che ha mentito in pubblico e ci siamo rattristati immensamente per non essere in un paese, tipo gli Stati Uniti per esempio, dove mentire agli elettori è considerato un crimine inferiore per gravità solo all'omicidio e a pochi altri); se non sbagliamo, però, in quanto assessore prendi un'indennità di circa un migliaio di euro il mese (a differenza dei consiglieri), che si somma alla tua pensione. Mi pare un "contributo spese" non indifferente.
Ho sempre chiarito che queste (derivanti dagli oneri di urbanizzazione, ndr) sono entrate aleatorie e che non dovrebbero essere inserite nella spesa corrente. In ogni caso anche nel 2010 le previsioni sono state abbondantemente rispettate.
Lasciamo perdere anche qui la precisazione che tali entrate sono aleatorie (viene il sospetto che prima o poi tu possa sentire il bisogno di sottolineare che l'acqua è bagnata, o che una rondine non fa primavera); siamo comunque felici che la tua sfera di cristallo funzioni così bene. Anzi, se puoi, prestacela sabato per una mezz'oretta, ché mettiamo al Superenalotto.

Restiamo comunque dell'opinione che (a) il trasferimento degli oneri di urbanizzazione nella spesa corrente sia una manovra alla quale bisognerebbe ricorrere solo in casi estremi (e facendo tutto il possibile per non averne bisogno l'anno successivo), non come prassi, e (b) visto come sta andando il mercato immobiliare (non so se l'hai notato: in giro per il Comune ci sono un bel po' di lotti non edificati e di edifici invenduti), basare una parte importante della programmazione del Comune su questi oneri non dia quel senso di fiducia e tranquillità che vorremmo da un serio bilancio di previsione.
Rosina confonde la realtà, quando asserisce che il Governo è mio amico politicamente. Io non sono mai riuscito a votare per Bossi-Berlusconi, nonostante le delusioni del centrosinistra.
Tranquillo, anche a noi d'Alema fa quell'effetto lì. Però un litigio con la moglie non è una ragione sufficiente per infilarsi nel letto di quella del vicino. Oltretutto, visto che i "padrini" elettorali della lista civica 'Due Carrare per il futuro' sono stati Maurizio Gasparri (PdL), Lorena Milanato (PdL), Raffaele Zanon (PdL), Leonardo Padrin (PdL), Maurizio Saia (PdL), Barbara Degani (PdL) e Vittorio Casarin (indovina un po': PdL! E forse ne dimentichiamo qualcuno, ma di questi abbiamo le prove) ci risulti un po' poco credibile quando ti offendi se si lascia intendere che potresti avere qualche amicizia dalle parti del partito di governo...
A livello locale appartengo a una coalizione eterogenea basata sulla fiducia personale per le cose da fare. [...] l'amministrazione Bergamasco non ha rispettato il patto di stabilità per tre anni consecutivi, 2003-04-05, pur disponendo di ben più sostanziosi trasferimenti dello Stato (1.907.185,11 euro nel 2005, contro i 956.410,54 previsti per il 2011) [...] l'amministrazione Vason è uscita dal patto di stabilità nel 2009 per il puntiglio di una signora (Pierangela Negrisolo, ndr), ora consigliere di opposizione, che ha impedito la devoluzione di un mutuo.
Com'è che quando si tratta di spiegarlo (anche se non troppo bene, magari) ai cittadini conosci perfettamente il patto di stabilità e, poi, improvvisamente, quando ne parli ai giornalisti fai finta di esserti scordato tutto? Sai bene che l'amministrazione Bergamasco ne è uscita a causa del recupero di tributi pregressi destinati a investimenti. Ci auguriamo che ti ricordi pure che, nonostante l'uscita dal patto di stabilità, quell'amministrazione non ha sentito il bisogno di aumentare il prelievo dai cittadini, cosa che invece mi pare che la tua amministrazione sappia fare abbastanza bene.

Oltretutto, non che Pierangela Negrisolo abbia bisogno di essere difesa, ma vorrei farti rilevare che all'epoca lei era una dei sette membri della giunta (assessore esterno proprio come te). O Pierangela ha delle doti paranormali di controllo delle menti, oppure la responsabilità delle sue azioni dev'essere condivisa, com'è normale, anche dagli altri sei. Tra l'altro, anche quella giunta era eterogenea quasi quanto questa e vediamo che ora non risparmi critiche e frecciate a chi ne faceva parte: è questo che intendi quando parli di "fiducia personale per le cose da fare"?

giovedì 23 giugno 2011

A proposito del senso delle istituzioni

Abbiamo già parlato del Consiglio comunale 'saltato' lo scorso 15 giugno. Abbiamo anche messo in evidenza i nostri commenti alla dichiarazione del sindaco Vason, il quale aveva comunicato di voler risolvere il problema dell'incompatibilità 'eliminando' dal Piano degli interventi, uno per uno, i lotti dei consiglieri e dei loro parenti (ma rassicuriamo tutti coloro che sono preoccupati per un territorio che si sviluppa a macchie di leopardo: siamo certi che i buchi saranno presto 'tappati' con qualche astuto stratagemma, tipo osservazioni che verranno approvate a posteriori). Il punto che però oggi ci pare più drammatico è un altro.

Per essere modificato, il Piano degli interventi sarebbe dovuto passare al vaglio della Commissione urbanistica, che in effetti è stata convocata per ieri, martedì 21. Nel frattempo, era anche necessario che la Conferenza dei capigruppo concordasse di convocare il Consiglio comunale lunedì 27 per la discussione del Piano: i capigruppo si sono riuniti lunedì 20. Risultato: è stato messo all'ordine del giorno del Consiglio comunale un documento che ancora non era stato approvato dalla Commissione urbanistica.

Purtroppo non si tratta di un episodio isolato. I capigruppo, sempre lunedì 20, hanno deciso anche di rinviare a martedì 28 il Consiglio per la discussione del bilancio, che originariamente era convocato per lunedì 27; in quell'occasione, i Consiglieri dovranno discutere una modificazione del regolamento (che meriterebbe una discussione a parte, visto che prevede che alcune agevolazioni alla Tariffa dei rifiuti vengano revocate e possano venire concesse su richiesta) che sarà discussa dalla Commissione statuto oggi, giovedì 23.

Aggiungiamo le ultime due ciliegine a questa torta spumosa e fumante. Il consiglio di lunedì 27 è convocato alle sei del pomeriggio, quello di martedì 28 alle sette della sera. Ci lascia perplessi constatare che un Sindaco tanto retto da rimarcare (giustamente) che non è dignitoso chiamare pubblicamente "ciccio bello" un uomo delle istituzioni non lo sia altrettanto da capire che è altrettanto poco dignitoso porre in discussione, a orari assurdi e con ritmi degni di Stakanov, documenti non ancora approvati.

Già Tocqueville aveva rimarcato la differenza tra la democrazia e la dittatura della maggioranza, e già altri hanno affermato che la civiltà sta nel fare "più del dovuto e meno del consentito". Ci addolora constatare che, invece, troppe persone si comportino esattamente al contrario, facendosi un punto di onore nel fare esattamente tutto quanto consentito (e se possibile un po' di più) e esclusivamente quanto dovuto (anzi, se possibile un po' meno).

lunedì 20 giugno 2011

Articoli sul Gazzettino e Mattino a proposito del consiglio comunale saltato

Il rapido "aggiornamento" del Consiglio comunale di mercoledì scorso per incompatibilità di alcuni consiglieri ha "fatto notizia", al punto di uscire sia sul Gazzettino (leggi) sia sul Mattino (leggi).

Dal momento che abbiamo trovato poco condivisibili le dichiarazioni di Vason apparse su entrambi i quotidiani, abbiamo chiesto (e ottenuto) spazio per una nostra precisazione, ancora una volta sia sul Gazzettino (leggi) sia sul Mattino (leggi).

Dichiarazione sui motivi dell’incompatibilità e dell’astensione della discussione del PI

Dichiarazione letta durante il consiglio comunale del 15 giugno 2011
(unico punto all'ordine del giorno il "Piano degli interventi", nel seguito PI, ndr)

In base alle norme tecniche allegate alla presentazione del PI, ed in particolare gli artt. 18 e 18.3.1, deduco che l’adozione del PI, oggetto del presente consiglio comunale, prevede un indiscutibile, a mio avviso, vantaggio per chi si trova ad essere nelle zone di edificazione diffusa Z.T.O. C1.

Il sottoscritto e alcuni parenti o affini fino al quarto grado abitano in una zona che il PI, in maniera conformativa, renderà Z.T.O. Inoltre, leggendo qualche sentenza del consiglio di stato sull’incompatibilità dei consiglieri comunali, se ne evince che la semplice presenza alla discussione, anche se il soggetto si astiene dal voto, rende nulla tutta la deliberazione del consiglio comunale e non solamente la parte in cui c’è incompatibilità.

Dunque, nel dubbio, sig. Sindaco e Segretario, preferisco astenermi dalla discussione del PI, non tanto per un interesse immediato, in quanto né il sottoscritto né i parenti, o affini sino al quarto grado, hanno presentato richiesta di costruire o accordi, ma principalmente per due ragioni:
  1. L'interesse è sicuramente diretto, anche se non immediatamente eseguibile;

  2. soprattutto, metterei a rischio la validità della deliberazione del Consiglio Comunale, poiché chiunque può usare questo cavillo per annullare l'intero Piano facendo ricorso.
Pertanto mi astengo dalla discussione del PI. Grazie.

Davide Moro

martedì 14 giugno 2011

Che magnifica vittoria

Che magnifica vittoria la partecipazione al Referendum! Il nostro comune è stato tra i primi come affluenza alle urne: 65,2%. Non è una vittoria della "sinistra": è una vittoria della società civile che, di fronte a temi che riguardano il bene comune, non si sottrae al diritto/dovere di esprimersi attraverso il voto.

A livello locale, come gruppo consiliare, desideriamo ringraziare in primis i ragazzi di Comunicamente.net, che si sono spesi sia a raccogliere le firme per l’acqua (più di un anno fa) sia a promuovere incontri di informazione con la popolazione. Inoltre desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo successo: i comitati referendari, i comitati locali (come il comitato spontaneo 100passi) e la Voce della Sinistra, da sempre presente sul territorio con materiale informativo. Infine, un ringraziamento anche al PD che nelle ultime settimane ha portato avanti una capillare campagna di informazione. Ma, soprattutto, grazie a tutti i carraresi che hanno votato, partecipando a questa meravigliosa manifestazione di democrazia.

Ora, non sappiamo come effettivamente verranno cambiate le leggi oggetto del referendum ma una cosa è certa: la volontà del popolo si è espressa senza ambiguità.

venerdì 10 giugno 2011

Domenica e lunedì si vota!

Vi ricordiamo che domenica 12 e lunedì 13 si vota. Non importa che cosa vogliate votare: andateci.

Nel caso che chiediate, noi voteremo quattro sì.

lunedì 6 giugno 2011

Una settimana importante

Segnaliamo due importanti appuntamenti di questa settimana:
  • venerdì 10, alle 21 nella sala civica "F. Pegoraro" di Mezzavia, l'amministrazione comunale replica (a grande richiesta di pubblico?) la serata di presentazione del bilancio di cui abbiamo già parlato nello scorso post;
  • giovedì 9, ancora alle 21 e ancora nella sala civica "F. Pegoraro" di Mezzavia, si terrà una serata di discussione sui quesiti referendari, per approfondire le ragioni del sì e del no.
A tale proposito, ricordiamo che domenica 12 e lunedì 13 si vota. Il governo ha deciso di tenere i referendum in una giornata diversa rispetto alle ultime elezioni amministrative (allo scopo di rendere più difficile il raggiungimento del quorum, dicono i maligni); questa decisione è costata allo stato una maggiore spesa di duecentocinquanta milioni di euro solo di "costi diretti". Invitiamo tutti a andare a votare, per fare in modo che questa spesa mostruosa non sia gettata al vento.

Di più, ricordiamo che l'astensione dal voto non è una forma di protesta o un modo raffinato per votare "no": è al contrario un segno forte di disinteresse per i quesiti oggetto di referendum. Il mancato raggiungimento del quorum non è la stessa cosa rispetto a una vittoria dei "no": è invece una delega in bianco lasciata al governo per decidere come meglio crede (che, tra l'altro, rimane valida anche nel caso che questo governo venga sostituito da un altro che la pensa in modo completamente diverso). Ora, i quesiti oggetto di referendum sono: se l'energia nucleare debba o no far parte del piano energetico nazionale; se la gestione degli acquedotti debba obbligatoriamente essere affidata a società private; se sia garantito un profitto minimo a chi gestisce la distribuzione dell'acqua; se la legge debba essere uguale per tutti. Se davvero non vi interessa che cosa vorrà fare il Governo (questo, il prossimo e tutti quelli a venire) a proposito di questi temi, allora non andate a votare. Altrimenti, andateci e votate secondo il vostro orientamento.