Il "Gazzettino" dello scorso 12 gennaio ha ospitato la seguente dichiarazione di Graziano Burattin a proposito della chiusura dell'UTAP Euganea:
Il servizio aveva riscosso i favori degli utenti. L'Utap sparisce e non sappiamo nemmeno il motivo. Forse si tratta di un ripensamento in merito alla sua funzione. O la struttura ha creato nel tempo un buco nelle spese aziendali. I medici avevano addirittura chiesto un affitto gratuito al locatario. Ha chiaramente rifiutato la proposta.
Sulle prime abbiamo pensato di lasciar perdere. Poi, però, ci siamo resi conto che queste dichiarazioni hanno continuato a "roderci dentro". Probabilmente la ragione è che difficilmente può capitare di vedere concentrate in così poche parole tanti e tali punti che gridano per chiedere di essere corretti: per questo vorremmo dedicare questo post a un tentativo di risposta.
Il servizio aveva riscosso i favori degli utenti.
Apriamo subito con una vera e propria scuola di sensibilità politica: dopo attenta riflessione si giunge alla ponderata conclusione che , incredibilmente, gli utenti gradiscono un servizio di grande affidabilità e qualità e preferiscono averlo che perderlo.
Chapeau.
L'Utap sparisce e non sappiamo nemmeno il motivo.
Questa frase sarebbe comprensibile da parte di un cittadino che, in quello che pensava l'orario di apertura, trova chiusa la porta degli ambulatori. E` invece gravissima da parte di un amministratore: appenditi al telefono, cerca di capire
perché l'USL non ha voluto rinnovare la convenzione e poi sappicelo dire, per favore. Ti paghiamo anche per questo.
Forse si tratta di un ripensamento in merito alla sua funzione.
Cioé l'USL potrebbe ritenere che, invece che un'unità territoriale di assistenza primaria, l'UTAP dovrebbe diventare, che so, un circolo di uncinetto, oppure una bocciofila? La
suspence mi uccide.
O la struttura ha creato nel tempo un buco nelle spese aziendali. I medici avevano addirittura chiesto un affitto gratuito al locatario.
Questa, invece, si chiama bassa insinuazione. Prima di tutto mi pare difficile che l'UTAP (che riceveva un contributo dall'USL e aveva la
sua contabilità) abbia creato buchi nelle spese di altre aziende. Poi, caro Graziano, visto che venendo meno la convenzione vengono meno anche le sovvenzioni dell'USL, è abbastanza normale che i medici non possano più permettersi le spese che si potevano permettere prima. Visto che (a torto o a ragione, a sentire le tue dichiarazioni si fa fatica a capirlo) ritengono il loro servizio un notevole valore per il territorio, hanno comprensibilmente cercato di verificare se si può attivare la collaborazione di tutti per continuare a fornire un servizio almeno vagamente simile a quello che c'era fino all'anno scorso. E, a tale proposito...
[Il locatario] Ha chiaramente rifiutato la proposta.
Tutto vero, a parte che hai dimenticato un trascurabile dettaglio: il locatario è il Comune. Cioè sei tu, quale rappresentante della giunta. E, nell'ottica del valore per il territorio di cui si parlava sopra, forse potevate pensare a un sacrificio per tentare di far sopravvivere il servizio. Ma "chiaramente" tu la pensi in modo diverso.
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