giovedì 23 giugno 2011

A proposito del senso delle istituzioni

Abbiamo già parlato del Consiglio comunale 'saltato' lo scorso 15 giugno. Abbiamo anche messo in evidenza i nostri commenti alla dichiarazione del sindaco Vason, il quale aveva comunicato di voler risolvere il problema dell'incompatibilità 'eliminando' dal Piano degli interventi, uno per uno, i lotti dei consiglieri e dei loro parenti (ma rassicuriamo tutti coloro che sono preoccupati per un territorio che si sviluppa a macchie di leopardo: siamo certi che i buchi saranno presto 'tappati' con qualche astuto stratagemma, tipo osservazioni che verranno approvate a posteriori). Il punto che però oggi ci pare più drammatico è un altro.

Per essere modificato, il Piano degli interventi sarebbe dovuto passare al vaglio della Commissione urbanistica, che in effetti è stata convocata per ieri, martedì 21. Nel frattempo, era anche necessario che la Conferenza dei capigruppo concordasse di convocare il Consiglio comunale lunedì 27 per la discussione del Piano: i capigruppo si sono riuniti lunedì 20. Risultato: è stato messo all'ordine del giorno del Consiglio comunale un documento che ancora non era stato approvato dalla Commissione urbanistica.

Purtroppo non si tratta di un episodio isolato. I capigruppo, sempre lunedì 20, hanno deciso anche di rinviare a martedì 28 il Consiglio per la discussione del bilancio, che originariamente era convocato per lunedì 27; in quell'occasione, i Consiglieri dovranno discutere una modificazione del regolamento (che meriterebbe una discussione a parte, visto che prevede che alcune agevolazioni alla Tariffa dei rifiuti vengano revocate e possano venire concesse su richiesta) che sarà discussa dalla Commissione statuto oggi, giovedì 23.

Aggiungiamo le ultime due ciliegine a questa torta spumosa e fumante. Il consiglio di lunedì 27 è convocato alle sei del pomeriggio, quello di martedì 28 alle sette della sera. Ci lascia perplessi constatare che un Sindaco tanto retto da rimarcare (giustamente) che non è dignitoso chiamare pubblicamente "ciccio bello" un uomo delle istituzioni non lo sia altrettanto da capire che è altrettanto poco dignitoso porre in discussione, a orari assurdi e con ritmi degni di Stakanov, documenti non ancora approvati.

Già Tocqueville aveva rimarcato la differenza tra la democrazia e la dittatura della maggioranza, e già altri hanno affermato che la civiltà sta nel fare "più del dovuto e meno del consentito". Ci addolora constatare che, invece, troppe persone si comportino esattamente al contrario, facendosi un punto di onore nel fare esattamente tutto quanto consentito (e se possibile un po' di più) e esclusivamente quanto dovuto (anzi, se possibile un po' meno).

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