venerdì 14 gennaio 2011

Lo strano caso della farmacia di Terradura

Lo scorso nove gennaio (era una domenica) ho portato mio figlio al "servizio di continuità assistenziale" (vulgo "guardia medica") pediatrica di Conselve. La diagnosi è stata una leggera forma di congiuntivite (ancora, a distanza di meno di tre mesi e, soprattutto, ancora la domenica!), la cura è ancora il collirio Tobral. Nella sfortuna sono ancora fortunato: la volta scorsa era di turno la farmacia di Cartura, sulla strada del ritorno; questa volta lo è quella di Terradura, a due passi da casa. Certo, ho sempre qualche riserva a rivolgermi al dottor Dalla Muta, al quale ho già avuto occasione di segnalare che molti compaesani trovano i suoi prezzi notevolmente più alti che nelle altre farmacie della zona. Ma, insomma, che cosa potrà mai succedere con un collirio che costa meno di sette euro?

La risposta sta negli scontrini che vedete qui sotto: a sinistra quello della farmacia di Cartura del 17 ottobre, a destra quello della farmacia di Terradura del 9 gennaio (notate il codice del farmaco, uguale in entrambi gli scontrini).

Mi sorge un sospetto: capita che i farmaci aumentino. In quel caso, può capitare che si "aggiornino" i prezzi delle scorte presenti in farmacia per adeguarli al nuovo listino: di solito, però, è buona norma avvisare i clienti dell'accaduto, cosa che il dottor Dalla Muta non ha fatto. Per non restare nel dubbio, guardo quali altre farmacie sono di turno e ne chiamo una per chiedere quale sia il prezzo del Tobral: la risposta è che il suo prezzo è (ancora) 6.80 euro.

Chiamo allora un'amica farmacista per chiederle: si può modificare a piacimento il prezzo di un farmaco etico come il Tobral? "Certo che no," è la sua risposta: "il prezzo è imposto e il farmacista è obbligato a rispettarlo". Probabilmente l'ha detto temendo che le chiedessi uno sconto, ma la risposta mi pare chiara, no?

Aggiungiamoci un po' di sale. Casualmente ho ancora a casa la confezione del vecchio collirio: confronto i due coperchietti e... sorpresa! Qui sotto vedete a sinistra la versione di Cartura, a destra quella di Terradura (con ingrandimento del particolare della correzione).



Mi chiedo: quante confezioni "ritoccate" ci saranno nella farmacia di Terradura?

Al di là delle congetture, il fatto è chiaro: i prezzi della farmacia di Terradura sono sistematicamente più alti di quelli delle altre farmacie della zona. Questo dovrebbe già essere un problema in sé e per sé (la farmacia di Terradura è comunale, quindi ogni mancato guadagno per la farmacia è un mancato guadagno per il Comune); sembra però che, nel caso in questione, si tratti di un episodio tale da giustificare l'intervento dell'Ordine dei farmacisti. Perciò ho provveduto a segnalare la cosa all'Ordine medesimo, sollecitando il loro intervento.

Se avete altra documentazione, per favore fatecela avere: servirà a dimostrare che questo non è un caso isolato e a rendere più facile l'eventuale decisione dell'Ordine.

3 commenti:

Mattia ha detto...

bravi, vi siete mossi in modo corretto ed intelligente, e soprattutto grazie perchè io di questa problematica non ne sapevo nulla e incorrere nella truffa sarebbe stato facilissimo...

Francesco ha detto...

Incredibile questa storia...
Ottimo anche l'idea di postare le foto!

CHICCA ha detto...

Mi sono fermata in farmacia a prendere il guttalax,do a mio marito 7 euro esce dalla farmacia e mi fa ci vogliono 9/50 entro io e le chiedo
spiegazioni il dott che era alla cassa chiede alla signora e dice falle 7 ero sono rimasta allibita le ho risposto che non le volevo e sono andata alipercyti costava 5/45 una bella differenza