martedì 27 settembre 2011
A risposta, domando!
Se qualcuno di voi ha tra le mani il “Due Carrare Notizie” del giugno 2010, dia un’occhiata a pagina 8. Vedrà che l’assessore Burattin esponeva con precisione una serie di “chiarimenti” su “notizie infondate” a proposito dello sforamento del Patto di stabilità. Scorrendo con pazienza tutto il resto del notiziario, troverà le “notizie infondate” in questione (che peraltro, incidentalmente, non erano per nulla infondate) solo a pagina 27, tra le pagine riservate ai gruppi di opposizione. Mentre vi scrivo non ho sottomano altri esempi altrettanto evidenti, ma quella non è stata la prima volta in cui le prime pagine (riservate alla giunta comunale) contengono le risposte a domande che vengono poste nelle ultime (riservate ai gruppi consiliari).
La cosa più antipatica della vicenda è il modo in cui questo può succedere. In effetti, spesso i contributi di alcuni assessori “non sono ancora pronti” alla scadenza in cui devono essere consegnati gli articoli da pubblicare (scadenza che, naturalmente, i gruppi di opposizione rispettano scrupolosamente per evitare di essere esclusi dalla pubblicazione). Evidentemente, ciò permette loro di prendere agiatamente visione delle questioni sollevate nelle altre pagine e di rispondere comodamente e nel modo più conveniente.
Non sto semplicemente avanzando ipotesi malevole. La scadenza per l’ultimo numero del notiziario era il 29 agosto. Avevamo chiesto come gruppo consiliare una proroga al sei o sette settembre per poter attendere la presentazione di tutte le osservazioni al Piano degli interventi, ma ci è stato concesso di ritardare la consegna “al massimo” al 2 settembre. Ebbene (seguirà il mio resoconto delle riunioni del Comitato di Redazione): l’articolo di Garbo è arrivato il 7 settembre, quello di Paggiaro addirittura l’8. L’assessore Crivellaro, nel suo articolo, faceva riferimento a quanto avvenuto nel Consiglio comunale del 5 settembre (ben oltre la scadenza): poiché il Comitato di Redazione ha deciso di tagliare tale parte, ha protestato dicendo che non poteva non farlo, “visto” quello che era stato scritto nelle pagine di uno dei gruppi di opposizione. Non solo: nei giorni successivi si è addirittura proposto di “adattare” l’articolo di Crivellaro, andando così contro la decisione dello stesso Comitato di Redazione.
Ci si potrebbe certamente chiedere: se esiste una scadenza, non sarebbe rispettoso per tutti e nei confronti di tutti fare in modo che essa debba valere per tutti e non solo per alcuni? E’ troppo chiedere di non pubblicare articoli che parlino di avvenimenti successi dopo la scadenza della consegna dei contributi stessi? Non voglio farne una grande questione di principio, per carità; ma se l’andazzo continuerà a essere questo, forse conviene abituarsi a sfogliare il notiziario come un Manga giapponese, dall’ultima pagina alla prima. In questo modo si potranno perlomeno leggere le domande prima delle risposte.
giovedì 22 settembre 2011
L'aviosuperficie di Cornegliana
Un anno fa salì agli onori della cronaca la vicenda dell’antenna di telefonia mobile di Terradura. Sbucata dalla sera alla mattina, all’insaputa dei cittadini, a poca distanza da case, scuola materna e scuola elementare grazie al silenzio tenuto dall’Assessore all’ambiente nonché vicesindaco, che gestì in modo superficiale e incoerente la faccenda. È appunto trascorso un anno dopo la mobilitazione, le promesse di porre rimedio, di un possibile trasferimento, di un Piano per le Antenne di cui non si ha notizia, del promesso costante monitoraggio delle emissioni che si è interrotto ai primi di giugno senza alcun preavviso né motivazione apparente.
Forse per ricordare quegli eventi il sindaco ha voluto ricreare condizioni simili per l’aviosuperficie di Cornegliana, un’altra vicenda che evidenzia la superficialità e la pericolosa improvvisazione con cui il Sindaco Vason sta amministrando il nostro Comune.
Un privato cittadino presenta un’osservazione al PATI (Piano di Assetto del Territorio Intercomunale) del Conselvano e lo fa direttamente in Provincia, non in Comune dove poteva essere vista anche dai consiglieri comunali. L’osservazione viene istruita sotto il profilo tecnico e ritenuta “tecnicamente” accoglibile perché compatibile con il PATI (?). Ciò non ne comporta però l'accoglimento e l'approvazione: questi due passi avvengono infatti al tavolo della Conferenza dei Servizi Confermatoria, nella quale siedono i sindaci del comprensorio (cioè una sede prettamente politica).
Avete presente il detto “Io non c’ero e se c’ero dormivo”? Ecco: il Sindaco Vason ora ci viene a dire che è contrario all'insediamento di questa aviosuperficie; poiché era presente a quella Conferenza, resta soltanto da pensare che dormisse. Eppure aveva tutte le motivazioni per opporsi all’approvazione dell’osservazione: si tratta di un'area agricola di pregio e di massima tutela, vicina a siti di interesse anche ambientale... se solo si fosse opposto, probabilmente la faccenda si sarebbe chiusa lì. Invece no! Il sindaco va in Conferenza il 7 luglio scorso (solo 10 giorni dopo l’adozione del Piano degli Interventi) e approva l’insediamento di un’aviosuperfice nella campagna di Cornegliana!
Non basta. I titolari della più piccola aviosuperficie di Pozzonovo dichiarano alla stampa che è un anno e mezzo che hanno intavolato il discorso con l’Amministrazione. Ci viene il dubbio: un anno e mezzo fa si era nel pieno della campagna elettorale; potrebbe essere questa la ragione per la quale i cittadini di Cornegliana non ne sono venuti a sapere nulla fino a adesso?
Questa dichiarazione, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, è la conferma della assoluta mancanza di trasparenza di questa amministrazione e del valore che Vason dà all’interesse pubblico e alla tutela dei cittadini e del territorio. Infatti solo quando il Piano degli Interventi è pronto per essere portato in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva e per l’esame delle osservazioni emerge l’affaire aviosuperficie: dopo tanto silenzio... il botto!
Ed eccoci ai giorni nostri. I cittadini non la vogliono e lo dicono chiaro nella tardiva e frettolosa assemblea convocata dal Sindaco. Così, improvvisamente anche Vason non la vuole più! Ce ne compiaciamo e ci auguriamo che sia vero anche che la struttura non interessi veramente più (per lungaggine dei tempi e decorrenza dei termini) anche al privato che l’aveva chiesta. Ma intanto la previsione è nel PATI, la richiesta di inserimento nel Piano degli Interventi c’è e dovrà essere esaminata e votata dal Consiglio Comunale. Il Sindaco Vason voterà davvero contro? Vedremo. Se lo farà potremo parlare di un tardivo ravvedimento operoso, ma questo non cancellerà il suo precedente voto favorevole espresso in sede provinciale. Per risolvere definitivamente la questione il Sindaco dovrebbe fare in modo che il PATI sia coerente con il PAT: solo in questo modo si eviteranno probabili, o possibili, contenziosi giudiziari di cui sinceramente non sentiamo il bisogno.
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