sabato 22 ottobre 2011

Il nuovo campo da calcio di Terradura




Pubblichiamo di seguito l'interrogazione fatta dalle opposizioni durante il consiglio comunale del 26 settembre scorso e la relativa risposta dell'Amministrazione a proposito dell'inaugurazione del nuovo campo da calcio di Terradura.






sabato 8 ottobre 2011

Le regole valgono solo per gli altri?

Anche se con qualche giorno di ritardo, trovo il tempo di riferire brevemente sulle due riunioni del Comitato di Redazione di "Due Carrare Notizie" (nel seguito CdR) che si sono tenute gli scorsi 12 e 19 settembre.

Nel corso della prima riunione sono emerse sostanzialmente due cose.  La prima è che abbiamo avanzato spazio: anche una volta ospitati tutti i contributi inviati, rimanevano due facciate libere.  Abbiamo deciso perciò di "allentare" un po' la rigidità che ci eravamo imposti a proposito del rispetto degli spazi concessi.

La seconda cosa è che il contributo del gruppo di maggioranza occupava tre pagine e mezza, invece delle due riservate ai gruppi consiliari.  Burattin e Vason hanno proposto di "condividere" come Giunta una parte di quel contributo, ma il CdR ha respinto la proposta, ribadendo la diversa natura degli spazi riservati alla giunta e di quelli riservati ai gruppi consiliari: i secondi ospitano la dialettica politica tra i gruppi, mentre i primi sono riservati alle comunicazioni istituzionali.  Di conseguenza, il Direttore responsabile Ghedin si è impegnato a riassumere l'articolo di Bedorin per farlo entrare nelle due pagine a disposizione, mentre si è deciso di dare lo spazio "avanzato" a Burattin per spiegare il "patto di stabilità".

Le sorprese sono iniziate durante la seconda riunione, caratterizzata tra l'altro da molte assenze tra i redattori "di maggioranza" (non c'erano né il Sindaco né il Direttore: oltre ai tre redattori nominati dai gruppi di opposizione e all'assessore Burattin erano presenti soltanto Mauro Crivellari e Alessandra Urso).  Abbiamo notato che la "spiegazione" di Burattin conteneva un po' troppe "frecciate" all'opposizione per poter essere veramente ritenuta "istituzionale" a tutti gli effetti.  Abbiamo anche notato che è comparsa una pagina intestata alla Giunta nel suo insieme ma, nella bozza che avevamo in visione, erroneamente e eloquentemente firmata dal Gruppo consiliare 'Due Carrare per il futuro': il sospetto inespresso è, naturalmente, che si tratti di una "vasca di espansione" per la parte dell'articolo di Bedorin che non ha trovato spazio dove avrebbe dovuto.  Ma queste due cose sono passate in secondo piano di fronte alla considerazione che l'articolo di Giampietro Crivellaro commentava il Consiglio comunale del cinque settembre.

Vale la pena di spiegare dove sta il problema (e mi scuso per le ripetizioni con il precedente post).  Il termine per la consegna degli articoli al notiziario era il 29 agosto.  Il nostro capogruppo ha chiesto una proroga per poter eventualmente scrivere qualcosa a proposito delle osservazioni al Piano degli interventi (che potevano essere consegnate fino al 4 settembre): il Sindaco ha risposto che era assolutamente impossibile prorogare i termini oltre il due settembre. Ecco perché è stato quantomeno curioso leggere, nell'articolo di un assessore, commenti sul consiglio del cinque.  Sulle prime, i tre redattori "di opposizione" hanno naturalmente proposto di cassare completamente il pezzo, ma poi si è deciso di tagliarne solo la seconda parte (per la precisione, tutto quanto veniva dopo "San Pietro Viminario"), sia per non lasciare una pagina completamente vuota (preoccupazione estetica giustamente sollevata da Alessandra Urso), sia perché tutto sommato la prima parte dell'articolo poteva essere considerata "istituzionale".  Vale la pena di segnalare che, forse credendo di rendere meno grave la "violazione" di Crivellaro, Catia Bertipaglia (della segreteria del Comune) ha comunicato ai redattori che anche i contributi di Garbo e di Paggiaro sono arrivati in redazione oltre i termini, rispettivamente il 7 e l'8 settembre.

In seguito, dato che il contenuto della parte "tagliata" dava adito al sospetto che Crivellaro potesse conoscere il contenuto delle pagine riservate ai gruppi consiliari (che per prassi, proprio per evitare cose di questo genere, consegnano il loro contributo all'ultimo momento utile), abbiamo aperto una discussione sulla necessità di impedire che qualcuno possa scrivere un contributo basandosi sul contenuto di altri.  Credo che sia evidente che non si tratta soltanto di un capriccio, ma che, al contrario, poter leggere gli articoli degli altri gruppi consiliari prima di scrivere il proprio costituisce un vantaggio notevole e completamente indebito.  Credo anche che in un paese civile, popolato da persone con il giusto senso di onestà e di rispetto per gli altri, non ci sarebbe nemmeno bisogno di intavolare una discussione di questo genere; in ogni caso, non siamo riusciti a trovare una soluzione immediata, per cui l'argomento è rinviato alle prossime occasioni.

Qui si conclude il resoconto delle due riunioni del Comitato di redazione, ma purtroppo non lo sviluppo del 'caso Crivellaro'.  Nella mattinata di venerdì 23 settembre, mentre ero a Pernumia per la vicenda della C&C (e mi piacerebbe riferire anche su quella, ma il tempo purtroppo è quel che è), ho ricevuto una telefonata di Crivellaro che protestava perché considerava "eccessivo" il taglio operato dal CdR. Vale la pena di aggiungere, a titolo di curiosità, che tra gli argomenti che Crivellaro ha portato a difesa del suo articolo c'è stato il fatto che non poteva non scriverlo così, visto (!) quanto era stato scritto da Pierangela Negrisolo nelle pagine riservate al gruppo "Prima Due Carrare". Gli ho risposto che, indipendentemente dal fatto che potessi essere d'accordo o meno, la decisione ormai era stata presa e che modificarla avrebbe potuto generare troppe conseguenze spiacevoli (per dirne una, i gruppi consiliari di minoranza sarebbero stati legittimati a chiedere uno spazio per ulteriori contro-risposte).  Ritenevo che la vicenda fosse esaurita così, ma era soltanto una pia e democratica illusione.

Alle 12.45 dello stesso giorno, i redattori hanno infatti ricevuto un'e-mail da Catia Bertipaglia, in cui proponeva "l'articolo dell'Assessore Crivellaro sostitutivo del precedente".  Naturalmente, era una forma diversa da quella decisa dal CdR e sorprendentemente simile a quella che Crivellaro mi aveva chiesto telefonicamente di pubblicare.  A poca distanza, alle 15.27 è arrivata un e-mail di Graziano Burattin, che proponeva di accettarlo 'visti i "non evidenti" tanti ritardi di altri articoli' (la solita aberrante linea di pensiero: se tutti rubano, non vorremo mica continuare a perseguire il furto, vero?).  Per problemi di rete non sono riuscito a leggere questi due messaggi prima di lunedì 26, quando (alle 13.39) ho risposto come avevo già fatto a Crivellaro; che mi risulti, l'unica risposta oltre alla mia è stata quella di Mauro Crivellari (alle 16.28 dello stesso giorno), che naturalmente approvava la versione "modificata" (del resto, già in CdR era tendenzialmente contrario al "taglio", quindi non c'erano novità di rilievo).  Ancora una volta mi illudevo che la cosa sarebbe finita lì; ancora una volta sbagliavo.

Arriviamo così al Consiglio comunale di martedì 27.  Tra le interrogazioni presentate dal nostro gruppo, ce n'è stata anche una proprio sul rispetto delle scadenze per il notiziario.  Più ancora dell'interrogazione in sé (sostanzialmente riassunta nel post 'A risposta, domando') e della risposta del Sindaco (il quale sostanzialmente riferiva che il CdR stava già discutendo dell'argomento), è significativa la reazione dell'assessore Paggiaro. Nel momento in cui ha sentito dire che il suo articolo era stato ricevuto il sette settembre, infatti, Paggiaro si è messo a tentare di interrompere Andrea Rosina, che stava leggendo l'interrogazione, berciando e apostrofandolo con frasi sul tenore di "Non è vero niente!", "Informati!", "Stai dicendo il falso!".  Per fortuna questa desolante esibizione di pochezza è stata fermata dal vicesindaco Garbo, che ha messo sotto il naso di Paggiaro il verbale del CdR, ottenendone l'immediato azzittimento.  Paggiaro, a onore del vero, si è scusato con Rosina per la sua intemperanza, ma ciò non elimina una domanda: con che faccia una persona può fingere pubblicamente di indignarsi per la verità?  Si rende conto Paggiaro che il suo atteggiamento e la sua reazione scomposta sono, a tutti gli effetti, una vera e propria menzogna e una vera e propria presa in giro degli elettori?  (Del resto, quella di mentire agli elettori probabilmente è soltanto una questione di stile: non più tardi del 20 settembre, a Cornegliana, il Sindaco ha detto che l'osservazione sull'aviosuperficie  era stata presentata da "un privato": peccato che i documenti della provincia dicano che l'osservazione sia stata presentata da lui.  Ma, come si dice, questa è un'altra storia.)

Sia com'è, probabilmente qualcuno deve essersi offeso per il fatto che abbiamo osato mettere in discussione il diritto di Sindaco e assessori di non rispettare le regole che loro stessi impongono.  Infatti due giorni dopo, il 29 settembre, i componenti del CdR hanno ricevuto un'e-mail da Catia Bertipaglia, firmata dal Sindaco Vason, che potete vedere con i vostri occhi.



Aperto l'allegato e letta la forma autorizzata dal Sindaco, è stato evidente che il testo della sua e-mail era impreciso.  Il testo sarebbe dovuto infatti essere:



(A onore del vero era stata cancellata una riga e mezza dalla versione del 23 settembre.  Ma il messaggio è stato forte e chiaro lo stesso.)


Tutto ciò, oltre a uno spiacevole e tracimante senso di indignazione e disgusto, causa una serie di domande alle quali sarebbe molto bello ricevere una risposta.  Perché le regole che valgono per tutti non devono valere per chi le stabilisce?  Quale strano meccanismo induce gli amministratori eletti dai cittadini a pensare di avere più diritti dei loro elettori? Perché è normale che un politico consideri gli elettori al suo servizio, invece che considerarsi al servizio dei suoi elettori?  E, per limitarsi al caso specifico: a che cosa serve un comitato di redazione, se poi le sue indicazioni vengono bellamente e protervamente ignorate?

Ora, mentre vi scrivo, non so che seguito avrà questa vicenda; mi sento però di dire che sia la lista civica 'Insieme per Due Carrare' sia i redattori "di opposizione" del CdR faranno il possibile per dargliene uno.  Vi terremo aggiornati.